Problemi delle case durante la stagione estiva: comfort e design

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Con l’arrivo dell’estate, le abitazioni devono affrontare una serie di sfide che spesso passano inosservate fino a quando non diventano vere e proprie fonti di disagio. Dal punto di vista di un architetto e Interior Designer, è fondamentale considerare come il design, la scelta dei materiali e l’organizzazione degli spazi possano influenzare il comfort domestico nei mesi più caldi. Per affrontare il surriscaldamento, è essenziale valutare l'efficacia delle schermature solari esterne. Un approccio professionale prevede l’installazione di frangisole, tende da sole o pergolati che blocchino i raggi prima che colpiscano la superficie vetrata. Questo stratagemma è molto più efficiente delle semplici tende interne, che, pur riducendo l'abbagliamento, non impediscono al calore di penetrare. La scelta di vetri a bassa emissività o l'applicazione di pellicole solari sulle finestre esistenti può ulteriormente migliorare il rendimento energetico, riducendo la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento attivi.

Un altro aspetto cruciale è la qualità dell'aria interna. Durante la stagione estiva, l’uso prolungato di sistemi di climatizzazione può seccare l’aria e limitare il ricambio naturale, mentre l’apertura delle finestre, seppur benefica, può far entrare polvere, pollini e insetti. Un professionista sa che l’integrazione di una ventilazione meccanica controllata (VMC) con recupero di calore può rappresentare la soluzione ideale. Questo sistema garantisce un ricambio d’aria costante e filtrato senza aprire le finestre, mantenendo un livello di umidità ottimale e contribuendo al benessere respiratorio. A livello di design, si può anche optare per piante da interno che purificano l’aria, come la Sansevieria o il Pothos, integrandole in modo armonioso negli spazi.

L'umidità è un ulteriore elemento da non sottovalutare, specialmente in zone costiere o particolarmente afose, dove la condensa e la sensazione di aria pesante possono compromettere la percezione di benessere e favorire la formazione di muffe in punti poco ventilati. Qui, la scelta di materiali traspiranti per le finiture, come intonaci a calce o pitture ai silicati, può fare la differenza. Per un controllo più puntuale, è consigliabile integrare sistemi di deumidificazione non solo nei climatizzatori, ma anche come unità autonome posizionate strategicamente, in modo da preservare la salubrità degli ambienti.

La luce naturale, se gestita correttamente, è una grande alleata, ma un eccesso di illuminazione diretta può abbagliare e surriscaldare gli spazi. La soluzione ideale consiste nell’equilibrare ingressi di luce e ombra. Si possono utilizzare tessuti tecnici per le tende, che diffondano la luce senza surriscaldare, o tende a rullo in materiali a schermo solare. Progettare l'arredamento in modo che non ostacoli il flusso di luce e scegliere tonalità chiare e materiali riflettenti per pavimenti e pareti può massimizzare la luminosità senza compromettere il comfort termico.

Infine, la scelta di finiture e arredi contribuisce significativamente al benessere termico. Materiali come il legno massello, il lino o il cotone non solo offrono un'estetica naturale, ma hanno anche proprietà termoregolatrici. Per esempio, l’uso di pavimenti in gres porcellanato o pietra può aiutare a mantenere la freschezza, mentre i tappeti, sebbene esteticamente validi, andrebbero selezionati con attenzione per evitare di trattenere calore e umidità. Affrontare questi problemi non significa solo migliorare il comfort abitativo, ma anche ridurre il consumo energetico, ottimizzare l’uso degli spazi e preservare la salute di chi vi abita. L’estate può diventare una stagione di benessere anche in casa, se progettazione e design lavorano insieme in armonia con il clima e le esigenze quotidiane.

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