Perché escono i brufoli sul viso: cause reali e miti da sfatare

I brufoli non sono solo un problema adolescenziale: possono comparire a qualsiasi età e spesso ci ricordano che la pelle è un organo vivo, sensibile e strettamente legato all’equilibrio del nostro corpo. Capire davvero perché compaiono è il primo passo per prevenirli in modo efficace.
La causa più comune dei brufoli è l’eccesso di sebo. Le ghiandole sebacee, stimolate da ormoni o stress, possono produrre più olio del necessario. Quando questo sebo si mescola a cellule morte e batteri, i pori si ostruiscono e si infiammano, dando origine alle classiche imperfezioni.
Anche l’alimentazione può influire sull’acne, anche se non in modo diretto o identico per tutti. Alcuni studi hanno evidenziato che diete ricche di zuccheri o con alimenti ad alto indice glicemico possono alterare i livelli di insulina e, di conseguenza, gli equilibri ormonali che regolano la pelle. Anche un consumo eccessivo di latte, in particolare quello scremato, è stato associato in alcune ricerche a un aumento dei brufoli, ma le prove non sono ancora definitive.
Lo stress è un altro fattore che può peggiorare la situazione. In periodi di tensione o ansia, il corpo rilascia più cortisolo, un ormone che può stimolare la produzione di sebo e rendere la pelle più reattiva. Ecco perché nei momenti di forte pressione lavorativa o emotiva, i brufoli tendono a comparire più facilmente.
Le abitudini quotidiane hanno un peso reale: toccarsi spesso il viso con le mani, usare cosmetici troppo occlusivi o non struccarsi correttamente può peggiorare l’infiammazione e rallentare la guarigione.
Molti credono che la posizione dei brufoli riveli la causa precisa del problema — come ormoni per il mento, stress per la fronte o igiene per le guance — ma al momento non ci sono prove scientifiche solide che confermino questa correlazione. È quindi più utile osservare l’insieme delle proprie abitudini piuttosto che la posizione dei brufoli.
Anche il sonno e l’ambiente giocano un ruolo. Dormire poco o male può aumentare i livelli infiammatori dell’organismo e rallentare i processi di rigenerazione cutanea. Allo stesso modo, l’inquinamento atmosferico urbano può peggiorare la qualità della pelle, favorendo irritazioni e occlusioni dei pori, anche se i meccanismi precisi sono ancora oggetto di studio.
In sintesi, i brufoli non sono solo un problema estetico, ma un segnale del corpo. Dieta, stress, ormoni, igiene e ambiente interagiscono in modo complesso e individuale. Osservare la propria pelle con consapevolezza è il primo passo per prendersene cura davvero.
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