Parassiti estivi: come prevenire pulci, zecche e pappataci

Durante l’estate, l’attività di pulci, zecche e pappataci aumenta sensibilmente, esponendo i nostri animali a rischi non solo di infestazione ma anche di malattie trasmesse da questi vettori. La prevenzione efficace richiede un approccio integrato che combini trattamenti specifici e strategie ambientali. L’uso regolare di antiparassitari topici o orali a lunga durata, scelti in base al peso e alla specie dell’animale, è fondamentale. È consigliabile iniziare la protezione prima dei mesi più caldi e rispettare rigorosamente le scadenze di applicazione per evitare periodi scoperti che possano facilitare nuove infestazioni.
Il controllo dell’ambiente domestico gioca un ruolo determinante. Lavare spesso cucce, coperte e tappeti a temperature elevate, aspirare regolarmente pavimenti e tessuti, e trattare gli spazi esterni con prodotti specifici aiuta a ridurre drasticamente la popolazione di parassiti. Se il giardino è frequentato dall’animale, mantenere l’erba corta e limitare le aree umide diminuisce le condizioni favorevoli alla proliferazione di zecche e pappataci.
Durante le passeggiate, è utile evitare zone ad alta vegetazione non trattata e controllare l’animale al rientro, prestando particolare attenzione a orecchie, collo e zone interdigitale dove le zecche tendono ad annidarsi. In aree endemiche per la leishmaniosi, l’uso di collari specifici contro i pappataci è indispensabile e deve essere combinato con spray repellenti nei momenti di maggior attività dei flebotomi, come al tramonto.
Una corretta pianificazione preventiva richiede anche visite veterinarie periodiche. Un controllo clinico permette di adattare la profilassi alle caratteristiche individuali e all’eventuale presenza di patologie concomitanti. Inoltre, l’esecuzione di test diagnostici stagionali aiuta a identificare infezioni subcliniche trasmesse dai parassiti e ad agire tempestivamente.
Infine, nei contesti multi-animale è essenziale trattare contemporaneamente tutti i soggetti presenti in casa per evitare cicli di reinfestazione. Coordinare la profilassi ambientale con quella farmacologica e adottare misure preventive costanti rappresenta il metodo più efficace per proteggere gli animali durante i mesi estivi, riducendo al minimo i rischi di trasmissione di malattie.