Le ore giuste per la passeggiata estiva: evita i rischi del caldo

L’organizzazione delle passeggiate estive con il cane richiede un livello di attenzione superiore, soprattutto da parte di chi ha già esperienza e competenze nella gestione del comportamento canino e nella lettura del linguaggio corporeo. Le alte temperature modificano in modo sensibile la tolleranza allo sforzo e aumentano il rischio di ipertermia, anche in soggetti giovani o ben allenati. La regola di evitare le ore centrali della giornata non è sufficiente se non si prende in considerazione l’interazione tra calore ambientale, umidità e tipo di superficie calpestata.
Le fasce orarie ottimali si riducono nelle giornate afose: dalle 6:00 alle 8:30 e dopo le 20:00 rappresentano le finestre più sicure per un’uscita, ma occorre sempre verificare la temperatura reale al suolo. L’asfalto, anche in ombra, può conservare calore per ore, diventando ustionante. Un cane che rallenta, cambia frequentemente direzione o solleva le zampe in modo anomalo sta spesso segnalando disagio termico. In questi casi, una strategia efficace è pianificare percorsi ombreggiati con fondo erboso o terra battuta, privilegiando zone boscate o sentieri dove la ventilazione naturale è costante.
La durata delle uscite deve essere adattata al singolo soggetto: un cane brachicefalo o in sovrappeso potrebbe manifestare affaticamento già dopo dieci minuti di cammino. In estate è quindi più utile puntare sulla qualità del tempo trascorso fuori casa, anziché sulla quantità. Inserire attività mentali a basso impatto fisico, come la ricerca di premi nascosti o semplici esercizi di problem solving, consente di mantenere attivo il cane senza esporlo a stress termico. Chi lavora in ambito cinofilo sa quanto sia più produttivo un cane stimolato mentalmente che uno semplicemente stremato da lunghe camminate al sole.
Durante la passeggiata è consigliabile portare con sé una borraccia con beccuccio dedicato e fare soste brevi in zone ombreggiate per offrire acqua. Non è opportuno bagnare il cane completamente con acqua fredda, ma è utile inumidire la zona ventrale, l’interno delle cosce e le zampe con acqua a temperatura ambiente, per favorire la dispersione del calore in modo controllato. Chi utilizza imbragature o pettorine deve preferire materiali leggeri, traspiranti e dotati di mesh tecnico, evitando tessuti che assorbono calore e mantengono l’umidità a contatto con il corpo.
Una buona abitudine è quella di monitorare la frequenza respiratoria subito dopo la passeggiata: valori superiori a 30 atti al minuto a riposo, in assenza di altri sintomi, possono indicare un recupero rallentato. Un raffreddamento progressivo in casa, lontano da fonti di stress, e l’eventuale somministrazione di piccoli cubetti di ghiaccio da leccare possono favorire il rientro alla normalità.