La rivoluzione russa del 1917 e l'ascesa dei bolscevichi

La rivoluzione russa del 1917 rappresenta uno spartiacque epocale nella storia moderna, segnando la caduta dell'autocrazia zarista e l'inizio di una nuova era socialista sotto la guida dei bolscevichi. Gli eventi di febbraio (marzo secondo il calendario gregoriano) portarono all'abdicazione di Nicola II e alla formazione di un governo provvisorio, incapace di risolvere le profonde crisi economiche, sociali e militari che affliggevano la Russia. La mancata uscita dalla guerra e l'incapacità di attuare riforme agrarie radicali alienarono rapidamente il consenso popolare, aprendo spazi enormi per i partiti rivoluzionari.
I bolscevichi, guidati da Lenin, seppero distinguersi con una linea politica chiara e aggressiva, sintetizzata nei celebri slogan "pace, terra, pane" e "tutto il potere ai soviet". La loro capacità di intercettare i bisogni immediati delle masse urbane e rurali permise loro di trasformare un movimento di protesta in una macchina rivoluzionaria organizzata ed efficiente. Lenin, di ritorno dall'esilio, articolò le Tesi di aprile, un programma rivoluzionario che respingeva ogni compromesso con il governo borghese e puntava direttamente alla conquista del potere.
Il progressivo rafforzamento dei soviet, organismi politici originati spontaneamente dalla base operaia e contadina, permise ai bolscevichi di costruire una rete di consenso capillare. L'abilità propagandistica, l'uso della stampa e il controllo delle forze armate, come la Guardia Rossa, furono elementi decisivi per il successo. Il 25 ottobre 1917 (7 novembre secondo il calendario gregoriano), il Palazzo d'Inverno venne assaltato e il governo provvisorio rovesciato, in un'operazione che, seppur relativamente incruenta, ebbe conseguenze di portata storica immensa.
L'ascesa dei bolscevichi non fu solo il risultato di un colpo di mano, ma il frutto di una profonda crisi sistemica e di una strategia rivoluzionaria lucidamente perseguita. La presa del potere non significò l'immediata pacificazione del paese, bensì l'inizio di una lunga e sanguinosa guerra civile. Tuttavia, la rivoluzione d'ottobre rappresentò il primo tentativo riuscito di costruire uno stato socialista su scala nazionale, destinato a influenzare radicalmente la geopolitica mondiale del XX secolo.