La luce e il colore: come il tipo di illuminazione influenza la palette dell’arredo

Ogni scelta cromatica fatta su carta cambia profondamente una volta inserita nello spazio reale. Il motivo è semplice: il colore non esiste da solo, ma sempre in relazione alla luce che lo colpisce. La temperatura colore della sorgente luminosa, la sua intensità, la direzione del fascio e la resa cromatica determinano come una tinta verrà percepita, quali sfumature emergeranno e quanto sarà coerente con il resto dell’ambiente.
Una stessa parete dipinta in grigio caldo può apparire neutra sotto luce naturale, tendere al beige con luce calda o virare al blu con un’illuminazione fredda. Questo effetto si amplifica sulle superfici riflettenti o su materiali con texture irregolari, dove luce e colore interagiscono in modo complesso. È per questo che la palette cromatica non dovrebbe mai essere definita senza tenere conto della luce prevista nel progetto. Un colore selezionato sotto luce artificiale in showroom può comportarsi in modo molto diverso una volta installato in un ambiente illuminato da fonti diverse.
Oltre alla temperatura, è fondamentale considerare la resa cromatica della fonte luminosa. Sorgenti con CRI basso tendono a impoverire le tonalità, rendendo piatti colori che in condizioni ottimali sarebbero vivi e stratificati. Un verde oliva può risultare grigiastro, un rosso caldo può apparire aranciato, un blu profondo può perdere profondità. L’utilizzo di LED con CRI elevato – superiore a 90 – garantisce una riproduzione fedele delle sfumature, condizione essenziale per valorizzare le scelte cromatiche fatte su pareti, tessuti, complementi e superfici verticali.
La luce diretta accentua i contrasti e le saturazioni, mentre quella diffusa ammorbidisce i passaggi tonali. Una luce radente può far risaltare dettagli pittorici o imperfezioni materiche, mentre una luce dall’alto rischia di appiattire colori caldi su superfici orizzontali. Questo vale anche nella relazione tra colore e volume: tonalità scure illuminate male possono rendere uno spazio pesante, mentre colori chiari con luce fredda perdono la sensazione di accoglienza.
Ogni ambiente richiede un dialogo costante tra luce e palette. L’illuminazione deve rispettare le scelte cromatiche, ma anche esaltarle nei punti chiave e modularle nei momenti diversi della giornata. Un progetto ben riuscito non si limita a definire i colori: li osserva nella luce reale, li verifica, li armonizza. Solo così il colore smette di essere una superficie e diventa parte attiva dell’atmosfera complessiva dello spazio.