La Corte UE equipara gli animali in stiva ai bagagli: cosa cambia per chi viaggia

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Una recente decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito un principio destinato a far discutere: quando un animale domestico viaggia nella stiva di un aereo, in caso di smarrimento viene trattato come un normale bagaglio ai fini del risarcimento. La vicenda giudiziaria nasce da un volo internazionale durante il quale un cane, affidato al personale aeroportuale secondo le procedure previste per il trasporto in stiva, è scomparso senza essere più ritrovato. La proprietaria aveva chiesto un indennizzo anche per il danno morale, sostenendo l’inadeguatezza di una compensazione pensata per oggetti e non per esseri viventi.

La Corte, analizzando la normativa internazionale sul trasporto aereo e in particolare la Convenzione di Montreal, ha chiarito che gli animali imbarcati non sono considerati passeggeri, ma rientrano nella categoria dei bagagli registrati. Questo significa che, senza una dichiarazione specifica presentata al momento del check-in per attribuire un valore aggiuntivo al trasportino e al suo contenuto, il risarcimento segue i limiti previsti per lo smarrimento di un bagaglio ordinario, escludendo qualunque forma di compensazione per danni emotivi.

La decisione punta a definire con precisione i confini della responsabilità del vettore aereo: l’assenza di documentazione che attribuisca un valore elevato al trasportino limita l’entità del rimborso, indipendentemente dal legame affettivo tra l’animale e il proprietario. I giudici hanno comunque ricordato che l’Unione riconosce gli animali da compagnia come esseri senzienti, ma tale considerazione, pur rilevante in molti ambiti, non comporta un regime giuridico diverso nell’ambito del trasporto aereo regolato da accordi internazionali.

Per chi viaggia con un animale, la decisione rappresenta un invito alla prudenza: conservare ogni documento relativo all’imbarco, valutare l’opportunità di una dichiarazione di valore e assicurarsi che il trasporto avvenga nel rispetto di tutte le prescrizioni può fare una grande differenza in caso di problemi. La sentenza si configura così come un precedente rilevante, destinato a chiarire diritti e limiti di responsabilità ogni volta che un pet vola nella stiva di un aereo.

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