L’Albania nomina il primo ministro al mondo creato con intelligenza artificiale

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L’Albania ha sorpreso la scena politica internazionale presentando Diella, un ministro virtuale generato con l’intelligenza artificiale. Si tratta del primo caso al mondo in cui un’entità digitale viene inserita di fatto in un gabinetto di governo, anche se il suo status legale e costituzionale non è ancora del tutto definito. Il nome scelto, “Diella”, in albanese significa “Sole” e vuole richiamare trasparenza e rinnovamento.

Il progetto è stato sviluppato con la collaborazione di Microsoft e ha come obiettivo la lotta alla corruzione, uno dei nodi più delicati per il Paese balcanico, impegnato a rafforzare la propria credibilità in vista del percorso di avvicinamento all’Unione Europea entro il 2030.

Le responsabilità assegnate a Diella riguardano in particolare la supervisione delle procedure di appalto pubblico, un ambito spesso vulnerabile a manipolazioni e favoritismi. L’intelligenza artificiale dovrebbe garantire imparzialità e tracciabilità nelle operazioni, ma non sono ancora stati chiariti i meccanismi di supervisione umana né le responsabilità in caso di errori o decisioni controverse.

Prima di questo incarico, Diella era già attiva come assistente virtuale sulla piattaforma e-Albania, dove dall’inizio del 2025 ha fornito supporto ai cittadini nella gestione dei servizi digitali. L’evoluzione da interfaccia di servizio a figura politica rappresenta un salto senza precedenti nell’integrazione dell’IA nelle istituzioni.

Il premier Edi Rama ha definito questa scelta una svolta epocale, segno della volontà del Paese di riformare le istituzioni e dimostrare all’Europa un serio impegno contro la corruzione. Tuttavia, non sono mancate le polemiche: l’opposizione contesta la legittimità di un ministro non umano, ritenendo che la Costituzione non lo preveda.

Oltre al dibattito politico, emergono anche questioni culturali e filosofiche: può un’IA assumere responsabilità di governo? Chi risponde delle sue decisioni? Al momento Diella resta un esperimento unico, osservato con attenzione da governi e opinione pubblica a livello globale. Se la sua gestione degli appalti si dimostrerà efficace, l’Albania potrebbe diventare un modello di innovazione istituzionale; in caso contrario, rischia di restare un’iniziativa simbolica destinata a sollevare più dubbi che risultati concreti.

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