Detassazione della tredicesima nella Legge di Bilancio 2026: cosa sappiamo e quali criticità

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Con la Legge di Bilancio 2026, il governo valuta una misura che potrebbe incidere in modo significativo sulla busta paga dei lavoratori dipendenti: la detassazione della tredicesima mensilità. L’obiettivo dichiarato è ridurre la pressione fiscale e sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, in particolare nel mese di dicembre, periodo di spese straordinarie legate alle festività.

Attualmente, la tredicesima viene tassata con l’IRPEF ordinaria e non beneficia delle detrazioni previste per il reddito da lavoro dipendente. Questo comporta un’imposizione più pesante rispetto alle altre mensilità, penalizzando soprattutto i lavoratori con redditi medio-alti. La proposta di detassazione mira a correggere questa disparità attraverso l’introduzione di un’aliquota sostitutiva agevolata.

Secondo le ipotesi più accreditate, la nuova aliquota potrebbe essere fissata al 5%, analogamente al regime già previsto per i premi di produttività entro determinati limiti. In questo modo la tredicesima verrebbe tassata separatamente dal reddito ordinario, garantendo ai lavoratori un importo netto più alto in busta paga.

Tuttavia, l’intervento presenta alcune criticità. Il mancato gettito per lo Stato, stimato in circa 14,5 miliardi di euro, rappresenta il principale ostacolo alla realizzazione della misura. Le coperture finanziarie dovranno essere individuate all’interno della manovra, senza compromettere gli altri capitoli di spesa, come pensioni e investimenti pubblici.

La detassazione della tredicesima rientra in un pacchetto fiscale più ampio che potrebbe includere sgravi anche su straordinari, lavoro festivo e premi di produttività. L’idea non è nuova: era già prevista nella legge delega sulla riforma fiscale del 2023, ma non ha ancora trovato applicazione concreta.

Se approvata, la misura avrebbe un impatto differenziato in base al reddito. I lavoratori con redditi più bassi o medi otterrebbero un beneficio percentualmente più elevato rispetto a chi si trova nelle fasce di reddito superiori, per via della progressività dell’IRPEF.

In conclusione, la detassazione della tredicesima rappresenta una proposta ambiziosa e potenzialmente vantaggiosa per milioni di lavoratori dipendenti. Tuttavia, la sua effettiva applicazione dipenderà dalle scelte di bilancio del governo e dalla sostenibilità finanziaria dell’intervento.

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