Costo dei libri scolastici in aumento: una spesa sempre più pesante per le famiglie

Il rientro a scuola si preannuncia particolarmente oneroso per le famiglie italiane, a causa dell'aumento significativo del costo dei libri scolastici. Per l'anno 2025/2026, si registra un rincaro medio del 2,8%, un dato che incide notevolmente sul bilancio familiare, superando il tasso di inflazione. Questo incremento è particolarmente percepibile per i testi delle scuole superiori, dove la spesa per ogni studente può arrivare a cifre consistenti, rendendo difficile per molte famiglie sostenere l'acquisto di tutto il necessario. Il problema non si ferma ai soli libri di testo.
L'adozione dei testi scolastici segue un iter preciso, che si conclude entro la seconda decade di maggio, quando i Collegi docenti deliberano le adozioni per l'anno successivo. A differenza di alcuni paesi europei, dove i libri scolastici sono forniti gratuitamente dallo stato (almeno per i primi cicli di studio), in Italia la spesa ricade quasi interamente sulle famiglie. Questo sistema, che si basa su una lunga tradizione, rende il nostro Paese uno dei pochi in Europa a non avere un sistema di fornitura pubblica universale. Un altro aspetto da considerare è il peso degli zaini degli studenti, che spesso superano i 10 kg, una questione di cui si discute da tempo per gli effetti sulla salute.
Diverse associazioni di consumatori, come il Codacons, hanno lanciato l'allarme, stimando che la spesa media per un singolo studente delle superiori possa raggiungere i 1.250 euro. Tale cifra include non solo i libri, ma anche il materiale di cancelleria, che pure ha registrato un aumento di quasi il 7%. La situazione spinge molte famiglie a cercare alternative, come l'acquisto di libri usati, il noleggio o l'utilizzo di bonus e agevolazioni regionali (seppur spesso con ritardo nell'erogazione) per alleggerire il carico finanziario. In alcune regioni, a volte i tetti di spesa imposti dal Ministero dell'Istruzione possono essere sforati, aggravando ulteriormente la situazione. Nonostante l'esistenza di sconti per legge, limitati al 15%, il costo complessivo rimane una sfida significativa.
Un fatto interessante riguarda la diffusione dei libri digitali. Anche se la normativa incoraggia l'uso di versioni digitali o miste, offrendo sconti, la maggior parte delle scuole italiane continua a preferire il formato cartaceo. Nel 95% delle classi, i libri rimangono in forma tradizionale, confermando una tendenza che privilegia il testo stampato. Questa preferenza potrebbe essere legata alla difficoltà di integrare pienamente le nuove tecnologie nella didattica o semplicemente alla consuetudine. Il tema del costo dei libri scolastici si ripresenta ogni anno, ma sembra che quest'anno la pressione economica sia particolarmente elevata, richiedendo un'attenzione maggiore da parte delle istituzioni e delle famiglie.
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