Come scrivere una buona richiesta a un'intelligenza artificiale

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Quando si utilizza un motore di intelligenza artificiale o un chatbot, la qualità della risposta dipende molto da come viene formulata la domanda. Un buon prompt, cioè la richiesta che inseriamo, deve essere chiaro, specifico e contestualizzato. Un consiglio pratico è pensare alla domanda come se la stessi ponendo a una persona che non conosce nulla del tema: più dettagli fornisci, meno rischi di ricevere risposte vaghe.

Ad esempio, un prompt generico come "Parlami del nucleare" produce una risposta ampia e poco mirata. Ricordo un amico che, usando questa frase, si è trovato davanti a un testo pieno di dati tecnici incomprensibili. Solo quando ha riformulato la richiesta con maggior precisione ha ottenuto una spiegazione semplice e utile.

Se invece scriviamo: "Descrivi come funziona una centrale nucleare, quali sono i principali vantaggi e rischi di questa fonte energetica e confrontala con le energie rinnovabili in un linguaggio semplice e accessibile a chi non ha competenze tecniche", il risultato sarà molto più strutturato. Un consiglio pratico è aggiungere sempre l’indicazione del pubblico a cui è destinata la risposta, perché orienta lo stile e il livello di dettaglio.

Un altro elemento importante è l’aggiornamento delle informazioni. Se si parla di attualità è bene precisare che la risposta deve essere riferita alla data odierna. Un esempio efficace è: "Spiega qual è la situazione attuale (alla data di oggi) sul dibattito in Europa riguardo al nucleare, indicando le posizioni principali dei Paesi favorevoli e contrari, con esempi di decisioni politiche recenti". Mi è capitato di vedere persone ricevere dati vecchi semplicemente perché non avevano specificato “alla data di oggi” nella richiesta: un piccolo dettaglio che cambia molto il risultato.

In sintesi, per ottenere risposte davvero efficaci bisogna dire chiaramente che cosa si vuole sapere, in quale forma e per quale pubblico. Un ultimo consiglio pratico è rileggere sempre la domanda prima di inviarla, come se stessi facendo un test: spesso basta aggiungere una parola o eliminare un’ambiguità per rendere la richiesta molto più potente. Così si guida l’intelligenza artificiale verso un risultato preciso, utile e comprensibile a tutti.

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