Come riconoscere un vero alimento per cani, monoproteico, leggendo l’etichetta

Riconoscere un autentico alimento monoproteico richiede una lettura tecnica dell’etichetta, andando oltre le diciture pubblicitarie in evidenza sulla confezione. Non basta trovare la parola “monoproteico” stampata sul fronte per avere la certezza che l’alimento contenga una sola fonte proteica. È essenziale verificare l’elenco completo degli ingredienti e comprendere la terminologia utilizzata, tenendo conto che molte volte alcune proteine possono essere presenti in forma indiretta o mascherata da definizioni generiche.
L’ingrediente principale, che rappresenta la fonte di proteina animale dichiarata, dovrebbe essere indicato in modo specifico e senza ambiguità. Termini come “carne” o “sottoprodotti di origine animale” sono troppo vaghi per essere compatibili con una dieta monoproteica rigorosa. Un alimento che contiene, ad esempio, “pollo” come unica proteina, non deve includere tracce di manzo, pesce o altri derivati animali, neppure in forma idrolizzata o come aroma. La presenza di ingredienti multipli di origine animale, anche se in piccole quantità, compromette la reale unicità della fonte proteica.
Un altro elemento cruciale è il tipo di trattamento industriale utilizzato. Alcuni prodotti dichiarati come monoproteici possono essere realizzati in stabilimenti dove vengono lavorate altre proteine animali. Questo comporta un rischio concreto di contaminazione crociata, che può essere dannoso per soggetti allergici o particolarmente sensibili. Le aziende più trasparenti indicano in etichetta o nelle specifiche tecniche che l’alimento è prodotto in linee dedicate o sottoposte a sanificazione certificata per garantire l’assenza di contaminazioni.
In molti casi è utile consultare anche la composizione analitica e la dichiarazione nutrizionale, perché alcuni prodotti aggiungono fonti proteiche vegetali come soia, piselli o glutine di mais. Sebbene non siano proteine animali, possono interferire con l’obiettivo di una dieta a basso contenuto antigenico. Per una dieta veramente controllata, è importante che anche la parte vegetale sia ben definita e compatibile con il profilo nutrizionale richiesto.
Infine, è buona pratica verificare la presenza di indicazioni specifiche sul packaging, come “proteina singola dichiarata”, “senza contaminazione crociata” o “produzione monoproteica certificata”. Quando queste informazioni non sono disponibili, è consigliabile rivolgersi direttamente all’azienda o richiedere al veterinario di fiducia un prodotto la cui composizione sia stata già verificata e validata per scopi terapeutici. La corretta lettura dell’etichetta è l’unico strumento che permette di fare una scelta realmente consapevole e adatta al bisogno specifico dell’animale.